ISOLE EOLIE
Una settimana alle Isole Eolie all’insegna di buon mare e del relax, ogni isola ha le sui particolarità, si distinguono per forma per colori, vegetazione e odori. Entrare nell’arcipelago delle Isole eolie è qualcosa di “Magico” per le visioni paesaggistiche che mostra.

Lipari è l’isola più grande, dal mare è possibile ammirare le splendide cale come quella del Fico e le spiagge di Vinci, Valle Muria, Punta della Castagna e Capo Rosso. Interessante il Museo Archeologico, situato nel Castello di Lipari, che sorge in un’ampia baia sulla costa orientale, tra le due insenature di Marina Lunga, e Marina Corta, ancora oggi i migliori approdi. Splendide anche l’acropoli greca e la Cattedrale di origine normanna.
Salina la seconda isola per estensione e con i rilievi più alti dell’arcipelago ospita un bellissimo bosco di felci (la Fossa delle Felci), a strapiombo su splendide spiagge come quella di Pollara.
Salina è anche famosa per essere stata il set del film “Il Postino” di Massimo Troisi e per la rinomata granita locale e il pane “cunzato”.


Panarea è l’isola più piccola e meno elevata delle Eolie, la più antica, dai curiuosi fenomeni eruttivi subacquei, l’isola forma un minuscolo arcipelago insieme agli isolotti di Basiluzzo, Spinazzola, Lisca Bianca, Dattilo, Bottaro, Lisca Nera (di cui rimangono pochi resti), gli scogli dei Panarelli e delle Formiche. Approdando sull’isola è interessante visitare contrada San Pietro, con caratteristiche case, botteghe e negozi.
Vulcano sull’isola si possono osservare fenomeni di origine vulcanica: fumarole, getti di vapore sia sulla cresta che sottomarini, e fanghi sulfurei dalle apprezzate proprietà terapeutiche.
E’ costituita da due centri eruttivi attivi in epoca storica: il cono di La Fossa e Vulcanello e rappresenta la parte emersa di un apparato vulcanico la cui base si trova a circa 900-1.000 m sotto il livello del mare.


Stromboli è sede del più attivo dei vulcani europei, con spettacolari e frequenti eruzioni che si possono ammirare anche dall’Osservatorio della Marina Militare, a Punta Labronzo. Con un po’ di fortuna si può assistere alla Sciara del Fuoco colata lavica. Il mare è limpidissimo dal fondale nero. Da visitare sono il borgo di San Vincenzo dove attraccano le barche; la frazione di Ginostra abbarbicata sulla roccia e raggiungibile solo con una mulattiera; lo scoglio dello Strombolicchio, sormontato da un grande faro e nato da una delle più antiche eruzioni vulcaniche delle isole Eolie.
Alicudi un vulcano spento di circa 5 km², quasi perfettamente circolare, con coste scoscese e ripide, che costituiscono la parte emersa, dai 1.500 mt. di profondità marina fino ai 675 mt. s.l.m. della vetta. Alicudi è l’isola più selvaggia dove è vietata la circolazione delle macchine è abitata solamente sul versante EST, che digrada in modo meno aspro verso il mare.
L’Isola era abitata nel dopoguerra da oltre 600 persone, in gran parte poi emigrate in Australia. Nel 2001 la popolazione contava meno di cento residenti che, però, diminuiscono notevolmente nel periodo invernale.


Filicudi, anticamente chiamata “Phoenicusa”, deve il suo nome all’abbondante vegetazione di felci che l’ha sempre caratterizzata, indicando una palma nana che cresceva abbondante e rigogliosa nell’isola. Vista dall’alto ha una forma ellittica che si allunga ad una estremità con Capo Graziano. Filicudi non è altro che la parte superiore di una complessa struttura di tipo vulcanico sommersa, caratterizzata da un territorio roccioso ed aspro di origine vulcanica. La cima più alta è il monte Fossa Felci (774 m), un vulcano inattivo, dalla cui sommità si può ammirare uno stupendo panorama sull’arcipelago.